Scuola dell' infanzia Paritaria "S. B. CAPITANIO"
Una Scuola con una lunga storia educativa e con tante idee per il futuro: ecco cosa le famiglie con bambini da 3 a 6 anni possono aspettarsi dal questo incontro...
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Storia della Scuola Materna

S.B. Capitanio

La scuola materna Capitanio di Trescore Balneario, vanta una lunga ed interessante storia alle sue spalle e se avrete la curiosità e la pazienza necessarie qui inizia il racconto: Correva l'anno 1863. Il Regno d'Italia, sotto la guida di Vittorio Emanuele II, si era da poco costituito, in quanto la nostra penisola era stata, fino a quel momento suddivisa tra nord e sud da diverse dominazioni.  Solo la seconda guerra d'indipendenza italiana permise il ricongiungimento della Lombardia al Regno di Sardegna e pose le basi per la costituzione del Regno d'Italia. Dell'unione fu responsabile Garibaldi, che partito da Quarto (Genova) con i famosi mille, sbarcò in Sicilia e riuscì a sconfiggere l'esercito borbonico, annettendo così il Regno delle due Sicilie allo stato sabaudo. Il 23 Maggio 1863 in una stanza degli edifici locali di Trescore Balneario, si svolgeva una seduta del Consiglio Comunale. Nell'ordine del giorno si sarebbe discusso anche della possibilità di istituire una scuola infantile per le femmine. Proposta che venne accettata all'unanimità. Nonostante il parere favorevole della giunta, mancavano i locali, per cui si pensò di aggregare l'istruzione delle scuole femminili di Trescore all'Istituto Celati. E in questo contesto, la cosa fu estesa anche ai maschi al di sotto dei sei anni. Pertanto fino all'11 maggio 1895 l'asilo funziona presso l'istituto Celati. In quella data infatti, si riunisce il consiglio comunale che propone di ritirare l'asilo infantile dal Palazzo Celati per edificarne uno ad uso asilo altrove, poiché essendo aumentata la popolazione scolastica, l'istituto Celati non riesce a mantenere la convenzione in atto. A seguito di ciò, nel 1896, l'onorevole Suardi conte dottor Cavaliere ufficial Gianforte, promise di donare all'asilo la somma di L. 1.400 per l'acquisto dell'area dove si sarebbe edificato il nuovo asilo. La somma doveva essere utilizzata esclusivamente a questo scopo. Quella cifra corrispondeva alla metà del costo dell'area acquistata dal comune per il fabbricato ad uso delle scuole e dell'asilo. Nel caso che l'asilo fosse scomparso, la somma sarebbe tornata a vantaggio del Conte Suardi o dei suoi successori. Intanto il comune stipula una convenzione con i curatori del P.L. Celati affinché mantengano l'obbligo di tenere aperta la scuola finché il nuovo edificio non verrà completato. La convenzione viene rinnovata fino al 1913. Grazie alla donazione del Suardi, nel 1897 il consiglio delibera di assumere un mutuo per costruire il nuovo edificio scolastico (si trattava delle scuole elementari, oggi non più esistenti, che si trovavano nell'attuale area adibita a parcheggio, a fianco del comune). Il 6 Novembre 1909 il Ministro dell'interno Giolitti approva lo statuto organico. Questo era l'atto necessario per ottenere il decreto reale di erezione in ente morale. Il decreto era il n. 1068 Nel 1914, l'incremento della popolazione scolastica, rese necessario l'utilizzo di tutte le aule per l'educazione elementare. Sicché l'asilo si trovava nella condizione di dover cercare una sistemazione differente. L'asilo era però proprietario di metà dello stabile poiché queste furono le disposizioni del Suardi. L'Ing. Angelini presenta un progetto per la costruzione di un fabbricato ad uso esclusivo asilo, che ammontava a lire 41.000. L'asilo però non era nelle condizioni di fare fronte ad una tale spesa.  L'onorevole Suardi, ancora una volta, offre 10.000 lire sotto la condizione di costruzione immediata. La restante parte poteva essere coperta attraverso un mutuo di favore che lo stato concedeva ai comuni per opere del genere. Il mutuo doveva essere assunto dal comune, ma l'asilo doveva versare un contributo annuo per l'estinzione del debito, ed in caso di entrate straordinarie, doveva impegnarsi a diminuire la quota di debito del comune. Dopo aver visionato tutte le possibilità, il progetto viene approvato e si decide di procedere alla costruzione, nella località prospettante il Viale Suardi e sopra l'area offerta in dono dallo stesso Suardi. Nel 1915 l'amministrazione chiese la facoltà di iniziare i lavori. I permessi vennero dati l'anno successivo. Il 3 marzo 1917 vennero iniziati, dalla ditta Finazzi, i lavori, che procedettero regolarmente fino a maggio, mese in cui l'impresario venne richiamato alle armi, motivo per cui i lavori furono sospesi. I lavori rimasero fermi dal 1917 al 1919. A guerra finita, vennero riprese le trattative per il proseguimento della costruzione. Il nuovo preventivo ammontava a circa 138.000.lire che non erano sostenibili da parte dell'asilo. Pertanto dal 1920 al 1926 furono eseguiti solamente alcuni lavori senza l'ausilio di ditte esterne. Visti i costi proibitivi, venne proposto che anziché ultimare la realizzazione dell'edificio, questo venisse venduto, e il ricavo della vendita (circa 40.000) sarebbe stato offerto all'amministrazione del Pio Luogo Celati, perché facesse cessione all'asilo di un'ala del Palazzo Celati. La proposta fu però bocciata. Nel 1926 si riaffronta la questione del completamento dell'edificio. Venne così rinnovato il progetto con i nuovi preventivi. Ma dal 1927 al 1935 l'edificio rimase allo stato in cui era stato lasciato dopo i lavori effettuati in economia. Nel 1935 viene finalmente approvato il progetto di costruzione dell'asilo e viene deliberato il completamento dell'edificio iniziato diciotto anni prima. Il 28 ottobre 1937 viene finalmente inaugurato l'edificio per l'asilo infantile titolato a Maria Pia di Savoia. Nel 1944, a seguito dell'esilio dei Savoia, si decise di eliminare la titolazione alla principessa di casa Savoia, cosicché l'intestazione dell'ente restò "Asilo Infantile di Trescore Balneario". Nel corso degli anni il nome venne modificato in "Scuola materna" cui in seguito fu aggiunto l'aggettivo "autonoma", denominazione che non piacque mai. Cosicché, il consiglio di amministrazione della scuola, nella seduta dell'8 novembre 1991, deliberò che l'aggettivo "autonoma" fosse sostituito con il nome della Santa a cui si scelse di titolarlo. Da allora la scuola si chiama: "Scuola Materna S.B. Capitanio", in ricordo d'affetto e gratitudine, alle Suore di Maria Bambina (di cui la Capitanio fu fondatrice insieme alla Gerosa) che furono presenti nella gestione scolastica fino al 1999.